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Posso farlo anche io

Viviamo nell’epoca meravigliosamente democratica in cui tutti possono fare tutto, nel senso di essere in grado di farlo, come nel caso dei videomaker da decine di milioni di follower sui social. Li guardiamo e subito diciamo: cosa c’è di difficile? Posso farlo anche io!

Un esempio. Aeroporto di Dubai. C’è uno che ha la faccia uguale a quella del nostro amico più buffo e imprevedibile. Quello che non dimostra la sua età perché ha ancora lo spirito del ragazzino sveglio e ribelle, che a scuola gli faceva rischiare tutti gli anni la bocciatura per la condotta insolente e scanzonata. Questo tipo deve rientrare a New York e succede il colpo di scena. Ecco l’upgrade in prima classe per un biglietto aereo con la Emirates che a prezzo pieno costa ventunomila dollari e spiccioli.

Cosa fa lui? Riprende tutto quello che succede con la sua telecamera in un video diario che nel gergo degli addetti ai lavori è un semplice “v-log”.

Cosa c’è di difficile? Posso farlo anche io!

Questo filmato “amatoriale” è del 2016 e oggi conta 75 milioni di visualizzazioni.

Perché così tante? Semplice. Il tipo che ha la faccia uguale a quella del nostro amico più buffo e imprevedibile si chiama Casey Neistat. È un 40enne americano ed è uno degli youtuber più seguiti al mondo, con dodici milioni di iscritti al suo omonimo canale. E come se non bastasse ha anche 3 milioni e passa di fan su Instagram ed è stato il co-fondatore della società multimediale Beme, poi rivenduta nientepopodimeno che alla CNN, tanto per chiarire che dietro a quella faccia un po’ così c’è un individuo con le idee molto chiare e concrete e un sacco di soldi guadagnati.

Guardiamo i suoi video e lo ripetiamo ancora.

Cosa c’è di difficile? Posso farlo anche io!

Casey Neistat è la realizzazione del celeberrimo sogno americano in salsa social. E il video che abbiamo citato non è un caso isolato. Difatti, per paradosso, il canale Youtube di Casey Neistat fa concorrenza a Netflix per contenuti e visibilità: più di mille video pubblicati che hanno totalizzato tre miliardi di visualizzazioni. Numeri pazzeschi e realizzati sostanzialmente da una persona sola o da un micro-team di collaboratori.

Riflettendo sul video in questione, intitolato “the $21,000 first class airplane seat”, Casey racconta semplicemente questa incredibile situazione di trovarsi nel posto giusto al momento giusto – e poco ci importa che ciò sia vero o che sia al contrario una riuscitissima operazione di co-marketing tra lui e la Emirates.

Perché ci piace e ci incolla al video per tutti i nove minuti della sua durata? Perché Casey ha una simpatia innata e ci mette lo stesso entusiasmo di un ragazzino al quale viene regalato inaspettatamente un nuovo giocattolo meraviglioso. Nella narrazione non c’è nulla di complesso – e al contempo non è mai banale. La complessità sta invece nella sapiente costruzione della sua immagine di ragazzo della porta accanto in video-narrazione casuale; e in parallelo al rafforzamento costante della sua community, attraverso la pubblicazione di video del tutto simili a questo come trama e tecnica.

Allora ecco palesarsi un dubbio. È facile o sembra facile?

Come detto all’inizio, oltre a essere un simpatico guascone e un filmaker di impatto immediato, Casey Neistat è anche un uomo d’affari tutto d’un pezzo.

La sua start-up multimediale Beme ha sviluppato un’applicazione di video sharing. Nel giro di un anno, vendendola alla CNN, si è messo in tasca 25 milioni di dollari. Questa operazione l’avrebbe potuta fare anche senza tanta visibilità? Forse sì, ma quanti milioni di dollari avrebbe dovuto investire in marketing e comunicazione? Invece con la sua immensa visibilità ha fatto tutto in un attimo.

Ancora niente di difficile. Dopo che lui è riuscito a farlo.

Andate su YouTube a vedervi il video “the $21,000 first class airplane seat” e notate un dettaglio: al minuto 3 e 49 la telecamera inquadra lo sguardo di un altro viaggiatore: distratta arroganza su bella faccia. Riflettendoci, il tizio più o meno è un coetaneo di Casey. È un bell’uomo, anche lui è prestante, veste sportivo come Casey e anche lui, per essere seduto lì, è probabilmente altrettanto benestante. Viene ancora inquadrato al minuto 8 e 10 per uno scambio di battute con Casey e non sembra così arrogante come prima ma solo un po’. Per rispondere alla domanda di prima: d’un tratto ci si rende conto che tutta questa narrazione facile e immediata è tale perché è lui che è un fenomeno a farla percepire così. Allora comprendiamo una delle più grandi mistificazioni dei nostri tempi: quella di pensare che tutti possono fare tutto.

E capiamo definitivamente che Casey Neistat è nel posto giusto al momento giusto. Non solo in questo video, nel suo simpatico saperci fare e nel successo, che ieri come oggi, quando è duraturo non è mai frutto del caso.

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